La nostra storia

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Era il primo giugno 1966, quando alcuni imprenditori del Valdarno aprono una sala da ballo estiva con piscina.
Mente dell’operazione è Mario Beccastrini, che insieme a Mario Papi e alla famiglia Arnetoli scommettono su un progetto tanto ardito quanto spettacolare: portare i giovani a ballare direttamente in mezzo all’Arno. Viene quindi costruita una rotonda su pilastri, che con i suoi venti metri di diametro arriva fin al centro del fiume.
Cedendo alla moda del tempo, americanizzano il nome del locale, che viene chiamato “Las Vegas”, il tempio sfavillante di luci e divertimento d’Oltreoceano. Ma il “Las Vegas” del Valdarno non è solo musica. Fiore all’occhiello è anche la piscina; i soci decidono di costruire un impianto olimpionico di 50 metri, con tanto di piattaforma per tuffi a 5 metri di altezza. La mossa sbaraglia la concorrenza e la piscina di San Giovanni Valdarno acquista fama e notorietà, tanto che in breve diventa la struttura principale da Firenze ad Arezzo.
Ma l’Arno è un Giano bifronte. Se il fiume ha offerto il terreno per il locale, una sua piena non ci ha pensato due volte a distruggere tutto. E’ la notte del 4 novembre, e dopo appena sei mesi di vita, la rotonda viene sradicata dall’alluvione. Questo evento impone di rivedere gli spazi del locale.
L’estate successiva il “Las Vegas” accoglie i suoi ospiti con una nuova pista da ballo su una grande terrazza, costruita proprio davanti alla piscina. L’inaugurazione rappresenta l’evento mondano dell’estate 1967. Ospiti d’onore della serata sono la coppia del momento, la ballerina Lola Falana e il cantante Rocky Roberts, reduci del successo dello show televisivo Sabato Sera. Testimoniale della piscina è invece nientemeno che il tuffatore olimpionico Klaus Dibiasi.
Con la morte improvvisa e prematura di Beccastrini e l’uscita dalla società di Papi, il locale è rilevato da Franco e Roberto Arnetoli, che proseguono il lavoro dei primi soci, puntando però esclusivamente sull’attività di richiamo offerta dalla piscina. La risposta da parte dei giovani della zona rimane positiva anche quando il locale comincia a mostrare i primi segni del tempo. Ed è proprio l’entusiasmo che si respira fra la clientela a convincere un altro imprenditore della zona Fabio Pianigiani, a credere ancora nelle potenzialità del “Las Vegas”. A lui, per un casuale intreccio di amicizie, si uniscono i tre soci Eugenio Bausani, Mauro Bravi e Salvatore Anastasia. Il quartetto raccoglie persone diverse, con diversi interessi, ma con un unico obiettivo: promuovere iniziative di vario genere in una zona non facile da gestire come era il Valdarno negli anni Ottanta.
Dopo un consistente intervento di maquillage il locale riapre nel 1987. L’asso nella manica resta ancora la piscina, che però viene totalmente rinnovata dall’arrivo di un acquascivolo alto dieci metri con una pista di ottanta metri, che diventa l’attrazione principale.
Lo scivolo continua a piacere e i bagnanti sono disposti a lunghe code pur di poter provare la discesa. I nuovi proprietari giocano anche la carta della ristorazione. Aprono prima una pizzeria e poi, al piano superiore, un moderno pub birreria con maxi schermi, dove si proietta ogni sera un film diverso.
La loro tenacia e disponibilità ottiene una risposta positiva da parte della gioventù della zona come pure della gente del luogo. Negli anni Novanta ha inizio una fiorente attività.
Il “Las Vegas” promuove così una serie di iniziative: Dal 1992 al 2002, ospita il primo club Ferrari del Valdarno. Gli iscritti sono oltre 270 e in accordo con Maranello ogni anno viene proposta una iniziativa diversa. Memorabile l’esposizione per due settimane della Ferrari di Alboreto collocata a bordo piscina.
Grande successo, con una festa finale per oltre 200 persone, anche per la settimana Finlandese organizzata nel 1996. Il locale viene arredato in stile nordico e due cuochi finlandesi si alternano ai fornelli in menù a base di renna e salmone, materie prime che vengono fatte arrivare quotidianamente con un aereo messo a disposizione dal consolato finlandese.
Anticipando i tempi al “Las Vegas” si svolgono anche le selezioni di Miss Italia, sfilate di moda e concerti classici. Il tutto con allestimenti studiati in piscina, che in inverno viene addirittura trasformata in pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico.
In questi anni iniziano anche le numerose sponsorizzazioni sportive e l’impegno nel sociale con il sostegno di varie iniziative benefiche promosse a favore dell’associazionismo locale. La proprietà intanto si rinnova più volte. Franco Pianigiani, entrato nella società con il fratello Fazio al posto di Mauro Bravi, viene poi sostituito da Mauro Bausani. Si crea poi una società di gestione e i “vecchi” soci si circondano di nuovi collaboratori competenti: la cuoca Viola Alamanni e il barman Tommaso Lucchesi, che portano nuove energie al locale. Nel febbraio 2008 nuovi soci entrano nella gestione: Braccolino Giuseppe nella mansione di cuoco e Marzi Marco come responsabile di sala. Entrambi, con il loro entusiasmo e nel loro diverso settore, portano ulteriori energie. Il Sig.Braccolino ha saputo apportare brillanti innovazioni per rispettando la classicità. La cucina, infatti, si specializza in piatti a base di pesce, nella cura nella presentazione dei piatti sempre utilizzando le migliori materie prime. La sala, con il Sig.Marzi Marco, acquista una visione del tutto rinnovata sia negli ambienti interni che nella ricerca di personale qualificato. Nonostante le uscite dalla società nel 2009 di Lucchesi e poi nel 2012 di Alamanni, i restanti soci hanno sempre mantenuto l’entusiasmo e la carica necessaria per portare avanti questa attività che è ormai prossima a festeggiare i suoi 50 anni.